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Con molto piacere, nella serie “espressioni e scritti di don Lamera”, inseriamo gli articoli tratti dal libro: “Don Lamera secondo Pascalis”, pubblicato nel 1998 a cura del Sac. Furio Gauss.
Egli presenta il volume con il seguente scritto.
Alle spalle di Trieste, ad una quota intermedia fra il livello dell’azzurro Adriatico ed il ciglione sassoso del Carso, in mezzo al bosco in una sorta di radura, sorge una preziosa casa per esercizi spirituali che, più di trent’anni fa, un grande Pastore, l’arcivescovo Antonio Santin, costruì e volle si intitolasse “le Beatitudini”. Nella casa una cappella che il medesimo Pastore dedicò a “Gesù Divino Maestro”.
Nei primissimi anni di vita dell’Istituto “Santa Famiglia”, l’unico corso annuale di esercizi per coniugi si teneva ad Ariccia, in un’ala della grande casa “Divin Maestro”. Nel 1977 invitammo don Lamera a predicare un corso di esercizi per coniugi a “le Beatitudini”, a Trieste. Acconsentì prontamente: “E’ giusto. A Trieste è nato l’Istituto “Santa Famiglia”. Ci sono venuto già per accogliere le prime coppie di novizi. Ci ritorno volentieri”.
Incominciò così la frequentazione ventennale di don Lamera a “le Beatitudini, per corsi di esercizi e per ritiri a sacerdoti, a famiglie, alle “Ancillae”.
Siamo lieti di pubblicare quanto don Lamera ha raccolto nel 1974 in un opuscolo dal titolo “Don Alberione intimo”, pubblicato a cura dell’Istituto “Gesù Sacerdote”.
Si tratta di una estrazione di appunti che il Beato Giacomo Alberione aveva scritto nei suoi taccuini personali.
Nella introduzione fra l’altro dice: “Per aiutare a intravvedere qualcosa delle meraviglie operate dallo Spirito Santo nell’anima di don Alberione, e cogliere aspetti – forse – impensati della sua vita, abbiamo raccolto questi appunti, scritti di sua mano nei piccoli notes personali”.