"Venite in disparte, in un luogo solitario,
e riposatevi un pò" (Mc. 6,30)
(Da notare che il seguente articolo è stato aggiornato al luglio 2021)
Presentazione
Nel Comune di Terre Roveresche (PU), a neppure 200 metri di altezza, esiste la località di Spicello. La sua posizione è incantevole, è sempre ventilata per effetto della vista e collegamento mare-monti; vi si ammirano il mare Adriatico, le meravigliose colline marchigiane, la catena montuosa della Carpegna, del Nerone, del Catria e del San Vicino.
Tale località, in aggiunta alle case coloniche circostanti, negli anni 1950 contava circa 500 abitanti. Essendo lontana dal capoluogo, il Vescovo aveva creduto opportuno elevarvi una nuova parrocchia con il titolo di San Giuseppe. Per tale motivo, alla fine degli anni 1950, si era iniziata pure la costruzione della chiesa e della canonica, però rimaste al grezzo, in quanto non più servibili per il successivo spopolamento della zona, prettamente rurale.
Nell’anno 1988, per interessamento di coniugi appartenenti all’ “Istituto Santa Famiglia”, opera fondata dal Beato Giacomo Alberione, è stato ripreso in considerazione il complesso in quanto poteva essere utile per le loro attività. A tal fine è stata risistemata la casa, fornendola dell’ essenziale arredamento e di mano in mano sempre meglio sistemata come trovasi all'oggi.
E' stata messa mano pure al tempio per fornirlo dell'essenziale aprendolo al culto l'11 giugno 1989. Anche il tempio, di mano in mano, è migliorato sia nella struttura che nell'arredamento, sino ad essere come si presenta all'oggi.
Nel frattempo, don Stefano Lamera, delegato del citato Istituto, venendo per la prima volta sul luogo nel 1991, chiaramente illuminato dall’Alto, constatò che nel luogo vi aleggiava una speciale presenza di San Giuseppe, da cui avrebbe dispensato favori e grazie, soprattutto a vantaggio delle famiglie e del mondo lavorativo. Ne previde lo sviluppo e disse che la chiesa sarebbe divenuta un grande Santuario di San Giuseppe.
Appena due anni dopo, constatata l’affluenza crescente di pellegrini e devoti, il Vescovo diocesano eleva il Tempio a “Santuario Diocesano di San Giuseppe”.
I fatti successivi, sia a livello spirituale che materiale, sia a livello di pellegrinaggi organizzati che di partecipazioni personali, hanno dimostrato e stanno dimostrando che le previsioni erano più che giuste. Non mancano continui attestati di grazie e favori ricevuti.
Il cuore del Santuario stesso, fortemente voluta da Don Stefano Lamera, è la “Cappella dell’Adorazione”, posta come cerniera tra il Santuario e le sue Opere. Essa, secondo il detto dello stesso don Lamera, sarebbe stata “la soluzione di ogni problema”, per le necessità dell’opera e per quelle degli adoratori.
Componenti del Santuario
Al Santuario di San Giuseppe in parola, è collegato un complesso denominato “Casa di Spiritualità - Oasi San Giuseppe”, che comprende sin dall’inizio una casa di accoglienza (la ex canonica) oltre che ad un parco di verde attrezzato che si estende per circa tre/quattro ettari.
Successivamente, per avere una maggiore ricettività per l'accoglienza, il complesso è stato arricchito, nelle immediate adiacenze, di una nuova costruzione denominata “Casa di Spiritualità Don Stefano Lamera”. Questa nella parte logistica è composta di 20 camere, a due letti e con ogni conforto.
Al piano seminterrato, con apertura al vasto parco, è stato ricavato un ampio salone per una capienza di 500 posti a sedere. Il salone è strutturato in maniera tale per cui, attraverso pareti mobili, può essere suddiviso in tre ambienti indipendenti e autosufficienti. Il tutto, ovviamente, è fornito dei necessari servizi.
I 40 posti disponibili nella nuova struttura, aggiunti agli altri 20/30 della precedente, danno modo di ospitare un buon numero di pellegrini e di partecipanti a giornate di spiritualità che intendono pernottare.
Siamo nell'attesa di completare nel citato seminterrato altri locali/salette per riunioni o gruppi di studio o per quanto altro. Attualmente la sala mensa ed i locali per riunioni, si trovano nella prima casa che ha diretta comunicazione con il Santuario.
Finalità dei complessi
Le finalità essenziali dei due complessi di accoglienza sono in sintonia con quelle del Santuario.
Essi sono aperti ad ogni realtà ecclesiale quali parrocchie, associazioni, movimenti, gruppi. in altre parole servono per l'accoglienza di pellegrini singoli ed organizzati, per esercizi spirituali, per giornate di ritiro ed incontri spirituali, per campi scuola, per altre iniziative non contrastanti con lo spirito e le finalità del Santuario in parola.
Tra i tanti, sono particolarmente privilegiati gli incontri relativi alla pastorale famigliare. Questo anche in ottemperanza a quanto è stato ribadito più volte dal Vescovo diocesano Mons. Armando Trasarti: “… se vogliamo scoprire e seguire la nostra vocazione, andiamo a Loreto; se vogliamo imparare a pregare andiamo a Lourdes; se vogliamo vivere la povertà evangelica, andiamo in Assisi; … se vogliamo sanare e rafforzare la famiglia, dobbiamo andare a Spicello…”.
Olte alla pastorale familiare un particolare privilegio è dato pure alla pastorale giovanile e vocazionale, in linea con il documento definito "Gesto di Comunione Spirituale" sottoscritto il 24 agosto 2002 dai Vescovi di Fano e Loreto. Il documento si può trovare al n. 5 del relativo elenco cliccando: Documenti relativi all'Opera (sangiuseppespicello.it)
Responsabili per uso Santuario (incontri, celebrazioni, informazioni, iscrizioni, ecc.)
Coniugi Carla e Michele Ambrosini (Diacono)
Cell. Carla: 340.1576612
Cell. Michele: 340.5371835
Responsabile per uso case di accoglienza (prenotazioni per vitto e alloggio)
Silvia Clementi in Falcioni Cell. 366.4870605
Con la medesima saranno concordati i costi che qui non è possibile stabilire perché dipendono da tanti elementi, come sopra detto.
Una sommaria elencazione degli elementi che influiscono sulla maggiore o minore spesa sono i seguenti: numero partecipanti – tempo di permanenza – un giorno solo senza pernottamento oppure anche con il pernottamento – solo pernottamento con o senza colazione - uso solo della prima casa – famiglie con presenza o meno di figli - gruppi giovanili – solo uso degli spazi esterni o anche di quelli interni – solo servizio di un primo – servizio completo a carico dalla casa – servizio completo con alimenti acquistati dal gruppo – collaborazione o meno per il servizio della cucina e della tavola – ecc.
Modalità di utilizzo
Le case, con i relativi servizi e spazi esterni, possono essere utilizzate sia per un solo giorno ed anche per più giorni, con possibilità di pernottamento.
Quanto sopra, si intende per gruppi organizzati. Non è nella norma, se non per eccezione, accogliere persone o famiglie singole se non con esplicita intesa.
Il gruppo può chiedere l’utilizzo dei locali interni, oppure solo l'uso degli spazi esterni.
La chiesa e la cappella dell’adorazione, ovviamente, sono sempre aperte a tutti, salvo accordi con il rettore per lo svolgimento di celebrazioni liturgiche.
La cucina non è concessa in autogestione diretta, comunque ci si può intendere per una collaborazione.
Gli ospiti possono chiedere il servizio del pasto completo o anche di un solo primo. Possono usufruirne anche con pranzo “al sacco”.
La spesa, per quanto sopra detto, è proporzionata al numero degli ospiti e al tipo di ospitalità. Pertanto è da accordarsi di volta in volta. La prenotazione è necessaria e la conferma, data con ragionevole anticipo, sarà accompagnata da una caparra, a titolo di acconto spesa.
Quanto qui non previsto, sarà d’intesa con la persona addetta alla raccolta delle prenotazioni per l’uso della casa e con il rettore per quanto concerne l’uso della chiesa.
Breve fotogallery della Casa di Accoglienza (Interni ed esterni)
Mete religiose
Distano da Spicello:
Loreto, Santuario della Santa Casa con il quale il nostro Santuario ha sottoscritto il “Gesto di Comunione” (Gemellaggio Spirituale) Km 75
Cartoceto, Santuario di Santa Maria delle Grazie, unito al gemellaggio spirituale e da cui parte l’annuale pellegrinaggio notturno Km 17
Mondolfo, Santuario della Beata Vergine delle Grotte, unito al gemellaggio spirituale Km 15
Corinaldo, Santuario e Casa natale di Santa Maria Goretti Km 15
Fossombrone, Santuario Beato Benedetto Passione, nel Colle de Santi Km 25
Mombaroccio, Santuario del Beato Sante Brancorsini Km 27
Acqualagna, Santuario della Madre della Misericordia del Pelingo unito al gemellaggio spirituale, Km 40
Serra Sant’Abbondio, Monastero Camaldolese di Fonte Avellana Km 45
Fano, Monastero Camaldolese di Montegiove Km 25
Assisi, luoghi di San Francesco Km 110
Mete turistiche
Distano da Spicello:
Mondavio Km 8
Fano Km 22
Senigallia Km 23
Gola del Furlo Km 35
Urbino Km 43
Gradara Km 50
Riviera del Conero Km 75
Gubbio Km 80
San Marino Km 90
Grotte di Frasassi Km 90
Perugia Km 110
San Leo Km 110
e riposatevi un pò" (Mc. 6,30)
(Da notare che il seguente articolo è stato aggiornato al luglio 2021)
Presentazione
Nel Comune di Terre Roveresche (PU), a neppure 200 metri di altezza, esiste la località di Spicello. La sua posizione è incantevole, è sempre ventilata per effetto della vista e collegamento mare-monti; vi si ammirano il mare Adriatico, le meravigliose colline marchigiane, la catena montuosa della Carpegna, del Nerone, del Catria e del San Vicino.
Tale località, in aggiunta alle case coloniche circostanti, negli anni 1950 contava circa 500 abitanti. Essendo lontana dal capoluogo, il Vescovo aveva creduto opportuno elevarvi una nuova parrocchia con il titolo di San Giuseppe. Per tale motivo, alla fine degli anni 1950, si era iniziata pure la costruzione della chiesa e della canonica, però rimaste al grezzo, in quanto non più servibili per il successivo spopolamento della zona, prettamente rurale.
Nell’anno 1988, per interessamento di coniugi appartenenti all’ “Istituto Santa Famiglia”, opera fondata dal Beato Giacomo Alberione, è stato ripreso in considerazione il complesso in quanto poteva essere utile per le loro attività. A tal fine è stata risistemata la casa, fornendola dell’ essenziale arredamento e di mano in mano sempre meglio sistemata come trovasi all'oggi.
E' stata messa mano pure al tempio per fornirlo dell'essenziale aprendolo al culto l'11 giugno 1989. Anche il tempio, di mano in mano, è migliorato sia nella struttura che nell'arredamento, sino ad essere come si presenta all'oggi.
Nel frattempo, don Stefano Lamera, delegato del citato Istituto, venendo per la prima volta sul luogo nel 1991, chiaramente illuminato dall’Alto, constatò che nel luogo vi aleggiava una speciale presenza di San Giuseppe, da cui avrebbe dispensato favori e grazie, soprattutto a vantaggio delle famiglie e del mondo lavorativo. Ne previde lo sviluppo e disse che la chiesa sarebbe divenuta un grande Santuario di San Giuseppe.
Appena due anni dopo, constatata l’affluenza crescente di pellegrini e devoti, il Vescovo diocesano eleva il Tempio a “Santuario Diocesano di San Giuseppe”.
I fatti successivi, sia a livello spirituale che materiale, sia a livello di pellegrinaggi organizzati che di partecipazioni personali, hanno dimostrato e stanno dimostrando che le previsioni erano più che giuste. Non mancano continui attestati di grazie e favori ricevuti.
Il cuore del Santuario stesso, fortemente voluta da Don Stefano Lamera, è la “Cappella dell’Adorazione”, posta come cerniera tra il Santuario e le sue Opere. Essa, secondo il detto dello stesso don Lamera, sarebbe stata “la soluzione di ogni problema”, per le necessità dell’opera e per quelle degli adoratori.
Componenti del Santuario
Al Santuario di San Giuseppe in parola, è collegato un complesso denominato “Casa di Spiritualità - Oasi San Giuseppe”, che comprende sin dall’inizio una casa di accoglienza (la ex canonica) oltre che ad un parco di verde attrezzato che si estende per circa tre/quattro ettari.
Successivamente, per avere una maggiore ricettività per l'accoglienza, il complesso è stato arricchito, nelle immediate adiacenze, di una nuova costruzione denominata “Casa di Spiritualità Don Stefano Lamera”. Questa nella parte logistica è composta di 20 camere, a due letti e con ogni conforto.
Al piano seminterrato, con apertura al vasto parco, è stato ricavato un ampio salone per una capienza di 500 posti a sedere. Il salone è strutturato in maniera tale per cui, attraverso pareti mobili, può essere suddiviso in tre ambienti indipendenti e autosufficienti. Il tutto, ovviamente, è fornito dei necessari servizi.
I 40 posti disponibili nella nuova struttura, aggiunti agli altri 20/30 della precedente, danno modo di ospitare un buon numero di pellegrini e di partecipanti a giornate di spiritualità che intendono pernottare.
Siamo nell'attesa di completare nel citato seminterrato altri locali/salette per riunioni o gruppi di studio o per quanto altro. Attualmente la sala mensa ed i locali per riunioni, si trovano nella prima casa che ha diretta comunicazione con il Santuario.
Finalità dei complessi
Le finalità essenziali dei due complessi di accoglienza sono in sintonia con quelle del Santuario.
Essi sono aperti ad ogni realtà ecclesiale quali parrocchie, associazioni, movimenti, gruppi. in altre parole servono per l'accoglienza di pellegrini singoli ed organizzati, per esercizi spirituali, per giornate di ritiro ed incontri spirituali, per campi scuola, per altre iniziative non contrastanti con lo spirito e le finalità del Santuario in parola.
Tra i tanti, sono particolarmente privilegiati gli incontri relativi alla pastorale famigliare. Questo anche in ottemperanza a quanto è stato ribadito più volte dal Vescovo diocesano Mons. Armando Trasarti: “… se vogliamo scoprire e seguire la nostra vocazione, andiamo a Loreto; se vogliamo imparare a pregare andiamo a Lourdes; se vogliamo vivere la povertà evangelica, andiamo in Assisi; … se vogliamo sanare e rafforzare la famiglia, dobbiamo andare a Spicello…”.
Olte alla pastorale familiare un particolare privilegio è dato pure alla pastorale giovanile e vocazionale, in linea con il documento definito "Gesto di Comunione Spirituale" sottoscritto il 24 agosto 2002 dai Vescovi di Fano e Loreto. Il documento si può trovare al n. 5 del relativo elenco cliccando: Documenti relativi all'Opera (sangiuseppespicello.it)
Responsabili per uso Santuario (incontri, celebrazioni, informazioni, iscrizioni, ecc.)
Coniugi Carla e Michele Ambrosini (Diacono)
Cell. Carla: 340.1576612
Cell. Michele: 340.5371835
Responsabile per uso case di accoglienza (prenotazioni per vitto e alloggio)
Silvia Clementi in Falcioni Cell. 366.4870605
Con la medesima saranno concordati i costi che qui non è possibile stabilire perché dipendono da tanti elementi, come sopra detto.
Una sommaria elencazione degli elementi che influiscono sulla maggiore o minore spesa sono i seguenti: numero partecipanti – tempo di permanenza – un giorno solo senza pernottamento oppure anche con il pernottamento – solo pernottamento con o senza colazione - uso solo della prima casa – famiglie con presenza o meno di figli - gruppi giovanili – solo uso degli spazi esterni o anche di quelli interni – solo servizio di un primo – servizio completo a carico dalla casa – servizio completo con alimenti acquistati dal gruppo – collaborazione o meno per il servizio della cucina e della tavola – ecc.
Modalità di utilizzo
Le case, con i relativi servizi e spazi esterni, possono essere utilizzate sia per un solo giorno ed anche per più giorni, con possibilità di pernottamento.
Quanto sopra, si intende per gruppi organizzati. Non è nella norma, se non per eccezione, accogliere persone o famiglie singole se non con esplicita intesa.
Il gruppo può chiedere l’utilizzo dei locali interni, oppure solo l'uso degli spazi esterni.
La chiesa e la cappella dell’adorazione, ovviamente, sono sempre aperte a tutti, salvo accordi con il rettore per lo svolgimento di celebrazioni liturgiche.
La cucina non è concessa in autogestione diretta, comunque ci si può intendere per una collaborazione.
Gli ospiti possono chiedere il servizio del pasto completo o anche di un solo primo. Possono usufruirne anche con pranzo “al sacco”.
La spesa, per quanto sopra detto, è proporzionata al numero degli ospiti e al tipo di ospitalità. Pertanto è da accordarsi di volta in volta. La prenotazione è necessaria e la conferma, data con ragionevole anticipo, sarà accompagnata da una caparra, a titolo di acconto spesa.
Quanto qui non previsto, sarà d’intesa con la persona addetta alla raccolta delle prenotazioni per l’uso della casa e con il rettore per quanto concerne l’uso della chiesa.
Breve fotogallery della Casa di Accoglienza (Interni ed esterni)
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https://archivio.sangiuseppespicello.it/la-casa-di-accoglienza.html#sigProId9d017ab11f
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Mete religiose
Distano da Spicello:
Loreto, Santuario della Santa Casa con il quale il nostro Santuario ha sottoscritto il “Gesto di Comunione” (Gemellaggio Spirituale) Km 75
Cartoceto, Santuario di Santa Maria delle Grazie, unito al gemellaggio spirituale e da cui parte l’annuale pellegrinaggio notturno Km 17
Mondolfo, Santuario della Beata Vergine delle Grotte, unito al gemellaggio spirituale Km 15
Corinaldo, Santuario e Casa natale di Santa Maria Goretti Km 15
Fossombrone, Santuario Beato Benedetto Passione, nel Colle de Santi Km 25
Mombaroccio, Santuario del Beato Sante Brancorsini Km 27
Acqualagna, Santuario della Madre della Misericordia del Pelingo unito al gemellaggio spirituale, Km 40
Serra Sant’Abbondio, Monastero Camaldolese di Fonte Avellana Km 45
Fano, Monastero Camaldolese di Montegiove Km 25
Assisi, luoghi di San Francesco Km 110
Mete turistiche
Distano da Spicello:
Mondavio Km 8
Fano Km 22
Senigallia Km 23
Gola del Furlo Km 35
Urbino Km 43
Gradara Km 50
Riviera del Conero Km 75
Gubbio Km 80
San Marino Km 90
Grotte di Frasassi Km 90
Perugia Km 110
San Leo Km 110