In particolare la serata del sei marzo 2015. Così scrive uno dei partecipanti: "Una serata fuori degli schemi, una cena al buio in cui una quarantina di ospiti hanno mangiato nella totale oscurità. Accanto al senso del gusto è stato chiesto loro di porre attenzione anche ai sensi del tatto, udito e olfatto... Tutti si sono divertiti ed hanno spertimantato con maggiore consapevolezza le difficoltà e al contempo le risorse della condizione della non visione... Particolarmente apprezzato l'aiuto e l'entusiamo dei ragazzi non vedeti che hanno servito a tavola durante il corso della cena".