Omelia delle domeniche e feste Anno B
"Vieni al Padre, fonte di Misericordia"
8 dicembre 2025 * Immacolata Concezione
itenfrdeptrues
Nascita di S Giovanni Battista Hermitage-St. Petersburg
Testi liturgici: Is 49, 1-6; Sal 138; At 13, 22-26; Lc 1, 57-66.80
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Oggi la domenica cede il posto alla Natività di San Giovanni Battista che è una “Solennità”.
La Parola di Dio e l’esempio del Battista rispondono ad una nostra eventuale domanda: “Perché il Signore non mi ascolta, perché si è dimenticato di me?”.
Abbiamo letto e ascoltato: “Il Signore dal grembo di mia madre…”.
“…mi ha chiamato…” all’esistenza: potrà forse abbandonare l’opera delle sue mani?
“… ha pronunciato il mio nome”. Il nome, oltre a creare un rapporto personale, è anche per significare una missione affidataci: potrà non dare l’aiuto in una opera da lui voluta?
Il Signore ha nominato e chiamato ciascuno di noi: aspetta la nostra risposta.
In cosa consiste e dove sta questa risposta?
Sta in quello che sentiamo ripetere tante volte:
-         fidarsi totalmente di Lui
-         cercare e scoprire quello che ci chiede per il compimento della personale missione.
E’ possibile realizzare la missione?
Anche se a noi pare di avere poche qualità, capacità e possibilità, se queste, però, vengono poste a servizio di Dio, Lui opera meraviglie di grazia in noi stessi e, attraverso noi, negli altri.
Infatti:
Dio sceglie “quello che è nulla per confondere i potenti, quello che è debole per confondere i deboli…” (cfr. I Cor. 1, 28-29). Lo abbiamo ripetuto nel salmo responsoriale: “Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda”.
Su quanto sopra detto, Giovanni Battista è di grande esempio:
-         una nascita avvenuta in modo meraviglioso: sarebbe stato umanamente impossibile, ma “nulla è impossibile a Dio” (Lc. 1, 37). Cosa che non sarebbe stata creduta da Zaccaria, tanto che divenne muto, come a dire “se non sei capace di lodare Dio per le meraviglie che sa compiere, è meglio che te ne stai zitto”.
-         una vita vissuta nel realizzare pienamente il compito affidatogli.
  Quale compito?
-         preparare la strada a Gesù
-         Indicare Gesù alla folla, come l’Agnello che avrebbe tolto “il peccato del mondo” (Gv. 1, 29).
-         Farsi sempre condurre dalla mano del Signore: “La mano del Signore era con lui” (Lc. 1, 66).
-         Questa mano lo portò nel deserto e lo forgiò con l’asperità della solitudine e con l’attenzione data alla sua parola.
-         Una volta presentato Gesù al popolo, e conclusa così la sua missione, accettò di rifugiarsi in un nuovo deserto (la prigione) e di lì continuare a donare la vita sino all’effusione del sangue.
Ci aiuti il Signore ad assomigliare e imitare questo modello.
Sac. Cesare Ferri, rettore Santuario San Giuseppe in Spicello
 

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"... io piego le ginocchia
davanti al Padre,

dal quale ogni paternità
nei cieli e sulla terra." (Ef. 3,14-15)

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